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Si parla molto della crisi del calcio, che sempre più spesso lascia l'amaro in bocca agli appassionati. Mente i valori negativi fanno notizia e sono sbandierati ai quattro venti, quelli positivi, purtroppo rari, risultano meno osservati. Alessandro Del Piero è una gemma purissima. Non ha mai animato telenovele su spostamenti milionari da una squadra all'altra. Ha avuto sempre nel cuore solo la sua Juventus e ne ha condiviso - al contrario di altri famosi calciatori - anche i momenti difficili quando, fresco campione del mondo, l'ha seguita in serie B senza tentennare neppure per una frazione di secondo. Un campione puro, con la squadra nel cuore, come Gigi Riva, che per il suo Cagliari rifiutò le squadre più prestigiose al mondo. Il più importante campione della storia bianconera ha trascorso gran parte del suo ultimo campionato in panchina ancorché sempre pronto a entrare in campo, anche nei minuti finali, facendo alla grande la sua parte. Come sempre. Il suo fisico è integro e Ale potrebbe giocare ad alto livello ancora per qualche anno, come Javier Zanetti dell'Inter, altro campione duro, puro e grande professionista. Ma la Juve, che si sta riprogrammando ai massimi livelli, deve guardare verso il futuro e di quel futuro - è probabile - Del Piero farà parte come dirigente. Con la fine del campionato 2011/12, il campione più grande lascia la sua maglietta numero 10 consegnandola alla teca della Juventus, una maglietta illustre e preziosa come i più grandi trofei.